Arrivano le feste e qualcuno ci regala la bottarga, sappiamo che ha un sapore energico, quindi aspettiamo di avere ospiti per aprire la confezione, quando la proponiamo però spesso l’espressione degli ospiti consiglia di proporre subito alternative, così rimane in frigo e ogni tanto consultiamo la scadenza…
Vi propongo allora alcune varianti che vi permetteranno di usare questa specialità anche da soli o in coppia e, senza annoiarvi, in tre o quattro giorni, magari non consecutivi, potrete consumarla con gusto e poco sbattimento.
La bottarga si trova già grattugiata in barattolini, oppure con l’aspetto quasi di carrube in confezioni sotto vuoto.
Se non l’avete mai usata ricordate che dopo averla tolta dalla confezione sotto vuoto è consigliabile togliere quella specie di pellicola semitrasparente che pare plastica e invece è la parte esterna delle ovaie del tonno o del muggine (può essere dell’uno o dell’altro pesce) somiglia alla pelle delle salsicce e come quella si toglie, per grattugiarla comodamente. Di seguito 4 varianti veloci.
1a Con patate e cipolle (delicata)
– prima di accendere il fuoco sotto l’acqua della pasta, sbucciate una patata e una carota piccole per ogni 100 g di pasta, tagliatele a fettine sottili e mettele in acqua e salate,
– mentre l’acqua si scalda, grattugiate la bottarga ,o toglietela dal barattolo, in quantità pari a un cucchiaio colmo per ogni etto di spaghetti e mettetela nei piatti con un cucchiaino di olio più o meno piccante a gusto vostro,
– quando l’acqua bolle buttate la pasta,
– scolate la pasta e le verdure conservando un poco d’acqua, impiattate mescolando subito regolando di acqua in quanto la bottarga tenderebbe ad aggrumarsi se troppo asciutta.
2a Con pomodori crudi (piatto più estivo)
– mentre l’acqua si scalda, grattugiate la bottarga ,o toglietela dal barattolo, in quantità pari a un cucchiaio colmo per ogni etto di spaghetti e mettetela nei piatti con un cucchiaino di olio più o meno piccante a gusto vostro,
– appena l’acqua bolle immergete i pomodori per il tempo di fare screpolare la buccia, toglieteli e buttate la pasta,
– mentre la pasta cuoce tagliate a pezzetti i pomodori sbucciati e divideteli nei piatti strofinati con aglio fresco,
– scolate la pasta conservando un poco d’acqua, impiattate mescolando subito regolando eventualmente di acqua in quanto la bottarga tenderebbe ad aggrumarsi se troppo asciutta.
3a Con semi oleosi (mandorle, pinoli, nocciole, noci, semi di girasole, di zucca ecc a vostro gusto)
– mentre l’acqua si scalda, grattugiate la bottarga ,o toglietela dal barattolo, in quantità pari a un cucchiaio colmo per ogni etto di spaghetti e mettetela nei piatti con un cucchiaino di olio più o meno piccante a gusto vostro,
– quando l’acqua bolle buttate la pasta,
– mentre la pasta cuoce, pestate brevemente nel mortaio i semi prescelti insieme a un pezzetto di aglio, dividete il tutto nei piatti con un cucchiaio di acqua di cottura e un cucchiaino di olio più o meno piccante a gusto vostro (o volendo un gusto particolare olio di nocciole tostate),
– scolate la pasta conservando un poco d’acqua, impiattate mescolando subito regolando di acqua in quanto la bottarga tenderebbe ad aggrumarsi se troppo asciutta.
4a Ai profumi decisi
– procuratevi prima di tutto foglie fresche di rosmarino, lavanda, origano, maggiorana e bucce di limone o arancio amaro, non importa averle tutte, ma meglio almeno tre,
– mentre l’acqua si scalda, grattugiate la bottarga ,o toglietela dal barattolo, in quantità pari a un cucchiaio colmo per ogni etto di spaghetti e mettetela nei piatti con un cucchiaino di olio più o meno piccante a gusto vostro,
– quando l’acqua bolle buttate la pasta,
– mentre la pasta cuoce tritate finemente gli aromi e schiacciateli con dorso del cucchiaio con dell’olio e poco sale, aggiungete la bottarga, e dell’acqua di cottura, poi dividete questo condimento nei piatti,
– scolate la pasta conservando un poco d’acqua, impiattate mescolando subito (regolando eventualmente di acqua).
Spero di avervi dato qualche suggerimento utile a non sprecare la preziosa bottarga lasciandola scadere nel frigo.